Regione Emilia – Romagna
loghi comuni valli delizie
logo protezione civile nazionale bianco

Rischio sismico

La Terra è un sistema dinamico e in continua evoluzione, composto al suo interno da rocce disomogenee per pressione e temperatura cui sono sottoposte, densità e caratteristiche dei materiali. Questa elevata disomogeneità interna provoca lo sviluppo di forze negli strati più superficiali, che tendono a riequilibrare il sistema spingendo le masse rocciose le une contro le altre, deformandole. I terremoti sono un’espressione e una conseguenza di questa continua evoluzione, che avviene in centinaia di migliaia e, in alcuni casi, di milioni di anni. Il terremoto si manifesta come un rapido e violento scuotimento del terreno e avviene in modo inaspettato, senza preavviso.

In considerazione delle caratteristiche del territorio il Comune di Valli e Delizie è provvisto di un piano per il rischio sismico, che tiene conto dei possibili rischi per la popolazione, pianifica la gestione dell’emergenza e disciplina le azioni per garantire assistenza alla popolazione.

Il piano definisce anche le aree di attesa previste nel territorio e disciplina le fasi di supporto all’evacuazione della popolazione con particolare attenzione ai disabili, agli anziani, nonché ai bambini ed ai loro genitori, secondo le varie fasce di età.

Su questo sito, in home page troverai sempre la fase di rischio in cui ci si trova e le eventuali comunicazioni che il Comune diffonde.

Come comportarsi:
Fase di allarme
INDICAZIONI GENERALI
Tenersi informati mediante l’ascolto della radio, delle reti televisive locali, lettura del sito e dei social network istituzionali sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal proprio Comune.
Limitare al minimo indispensabile l’uso del telefono per non sovraccaricare le linee inutilmente, complicando l’attività delle strutture preposte al soccorso;
Se possibile dotarsi di una radio, attraverso la quale aggiornarsi sulle informazioni utili;
Prima di uscire di casa chiudere il gas e l’acqua e staccare la corrente;
DURANTE IL TERREMOTO

Se sei in un luogo chiuso

Se ci si trova in un locale non immediatamente vicino ad un ampio luogo aperto, cercare il posto più sicuro nell’ambiente in cui si è.
Cercare riparo sotto gli elementi più solidi dell’edificio, come le pareti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in generale o mettendosi ad esempio sotto robusti tavoli o letti.
Al centro della stanza potresti essere colpito dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili ecc. Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.
Mantenere la calma e tenersi lontani da tutto ciò che ci può cadere addosso e dagli impianti elettrici danneggiati da cui si possono originare incendi.

Se sei all'aperto

Se il terremoto ci sorprende all’esterno, il pericolo principale deriva da ciò che può crollare;
Non cercare riparo sotto i cornicioni o le grondaie e non sostare sotto le linee elettriche; per avere protezione più adeguata è sufficiente mettersi sotto l’architrave di un portone in automobile;
Fai attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
Evitare di sostare sotto o sopra i ponti o i cavalcavia, vicino a costruzioni, e comunque in zone dove possano verificarsi smottamenti del terreno o frane;

Informazioni aggiuntive

Cosa fare prima di un terremoto

Con il consiglio di un tecnico
A volte basta rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai: per fare la scelta giusta, fatti consigliare da un tecnico esperto.

impara quali sono i comportamenti corretti durante e dopo un terremoto e, in particolare, individua i punti sicuri dell’abitazione dove ripararti durante la scossa.

Da solo, fin da subito:

Cosa fare dopo un terremoto

Chi si trova all’interno di un edificio che non ha subito danni, prima di uscire deve:
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi
Spegnere i fuochi eventualmente accesi e non accendere fiammiferi anche se si è al buio;
Chiudere gli interruttori centrali del gas e della luce;
Controllare dall’odore se ci sono perdite di gas ed in tal caso aprire porte e finestre e quindi segnalarlo.
Uscendo indossa le scarpe ed evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate; Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente prestando molta attenzione sia a quello che può ancora cadere, sia ad oggetti taglienti che si possono incontrare nel percorso.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile comunale.

Cosa sapere

Piano d'emergenza

Conosci il piano

L’analisi sulla sismicità storica del territorio ha considerato i dati macrosismici del database macrosismico Italiano, da cui sono stati selezionati gli eventi di maggiore rilevanza che hanno interessato il territorio di Senigallia.
In questo studio sono stati evidenziati 58 eventi di riferimento dal 1303, con indicati i parametri per l’area del catalogo, epicentro del sisma e per l’area del terremoto.
Di nuovo nell’area epicentrale di Senigallia si verifica un evento sismico il 31 luglio del 1943, con intensità di 6 gradi MCS (4,3 Mw).
Gli eventi sismici più recenti, del 4 febbraio 1972 nel Medio Adriatico e del 26 settembre 1997 nell’Appennino umbro-marchigano, hanno prodotto effetti d’intensità macrosismica compresi tra 5 e 6 gradi MCS
In particolare l’evento più ricordato è il Terremoto del 30 Ottobre 1930.
Dopo il sisma del 1930 il Comune di Senigallia viene inserito in zona sismica di 2° categoria e l’emanazione di una normativa (R.D.L. n.2105 del 22 Novembre 1937) regolamenta la costruzione dei nuovi edifici.

Lo scenario di rischio sismico del Comune di Senigallia è definito pertanto sulla base:

In caso di evento, nel Comune di Senigallia sono state individuare n. 15 aree di prima accoglienza (campo tenda) per la popolazione
Il terremoto non è un evento prevedibile, pertanto le fasi operative nelle quali si articola la risposta del Sistema di Protezione Civile per un evento senza precursori si riducono alla sola Fase di allarme.
La gestione della fase post evento viene coordinata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile se l’evento si inquadra come emergenza di livello nazionale in termini di energia rilasciata al suolo e livello di impatto sul territorio; in caso contrario verrà coordinata dalla Regione. In entrambi i casi il Comune dovrà comunque attivarsi secondo le procedure previste dal presente Piano e per quanto non è nelle sue disponibilità provvederà ad effettuare richiesta di supporto presso la struttura regionale e/o nazionale.

Informazione e formazione della popolazione

Nel periodo di intervento la popolazione sarà mantenuta costantemente informata sulle attività di emergenza in corso disposte dal Centro Operativo Comunale, nonché sulle norme comportamentali da adottare per agevolare le operazioni di soccorso.

Allegati

Piano di emergenza di protezione civile - Rischio sismico

Piano di emergenza di protezione civile - Parte generale

Tavole tecniche rischio sismico

Allegati tecnici rischio sismico

ALLEGATO G2 - Elenco vie incluse nelle aree

Zonizzazione e aree di attesa